Collegamento Pinzolo-Campiglio. Presentazione del ricorso al Consiglio di Stato - Conferenza stampa

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Dom, 08/10/2006

 

Comunicato stampa di WWF, Italia Nostra e Legambiente.

Notificato oggi il ricorso al Consiglio di Stato per l'annullamento della sentenza del TRGA in merito al collegamento Pinzolo-Campiglio.

Il piano di collegamento funiviario e sciistico tra Pinzolo e Campiglio, che tante contestazioni ha sollevato nel Trentino, sarà oggetto di un giudizio d'appello davanti al Consiglio di Stato per l'annullamento della sentenza del Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Trento dello scorso anno.

Lo hanno deciso le associazioni ambientaliste W.W.F., Italia Nostra e Legambiente che nel ricorso in appello, notificato in queste ore, hanno affrontato -tra le altre- una questione di rilevante importanza giuridica.

L'avv. Gianluigi Ceruti con la collaborazione dell'avv. Carlo Biasi ha sostenuto l'incostituzionalità della normativa (un decreto del Presidente della Repubblica del 1984 modificato nel 1987) secondo la quale due giudici del TRGA vengono designati dal Consiglio provinciale e del Collegio giudicante di ogni causa amministrativa deve far parte, ogni volta, uno dei componenti nominati su proposta politica.

Secondo le Associazioni appellanti le norme suddette si porrebbero in contrasto con l'art. 111 della Costituzione come modificato dalla legge costituzionale n. 2 del 1999 che ha introdotto le norme del giusto processo e che prescrive l'assoluta terzietà e indipendenza del Collegio giudicante.

La designazione di due giudici laici votati dal Consiglio provinciale comporterebbe la violazione della Costituzione da parte del ricordato decreto del 1984 e contrasterebbe anche con Convenzioni internazionali di alto prestigio a livello mondiale sottoscritte dal nostro Paese e rese esecutive con leggi dello Stato italiano.

Le Associazioni ricordano che dubbi sulla costituzionalità della normativa che prevede i giudici di nomina politica nel T.R.G.A. furono sollevate sin dal momento dell'approvazione del decreto presidenziale del 1984 e che gli stessi sono riemersi anche nel dibattito nell'ambito dello stesso Consiglio provinciale. Le organizzazioni ricorrenti fanno notare che la gran parte dei provvedimenti amministrativi oggetto delle controversie davanti al TRGA trentino provengono dalla stessa Provincia autonoma di Trento.

Questo è l'argomento giuridico più clamoroso e con elementi di assoluta novità, ma, nel merito, i legali delle associazioni hanno riproposto le censure già formulate nei ricorsi di primo grado esprimendo critiche severe alla decisione appellata.

Su questa vicenda le Associazioni ricorrenti promuoveranno tra breve un incontro pubblico.

 
 Aggiornato il 8 ottobre 2006