Antonio Cederna “I Vandali in casa. Cinquant’anni dopo” – Incontro presso la Biblioteca di Trento

 

Italia Nostra onlus – sezione trentina in collaborazione con la Biblioteca comunale di Trento organizza

Giovedì 12 aprile 2007 ad ore 17.30 presso la sala Affreschi della Biblioteca comunale di Trento (via Roma, 55)
verrà presentato il libro

I Vandali in casa – Cinquant’anni dopo
di Antonio Cederna, a cura di Francesco Erbani
(Edizioni Laterza, 2006).

L’incontro è organizzato dalla sezione trentina di Italia Nostra in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Trento. Il volume sarà presentato da Salvatore Ferrari, storico dell’arte e vicepresidente della sezione trentina di Italia Nostra.

Alla serata interverranno anche Ulisse Marzatico, ex-presidente dell’associazione, che parlerà di Antonio Cederna e il Trentino e il prof. Roberto Togni, docente di Musegrafia e Museologia all’Università di Trento, “amico e compagno di Cederna in molte battaglie”. Sarà proiettato anche un interessante documento video: una breve intervista ad Antonio Cederna sul Parco dell’Appia Antica a Roma rilasciata a Vittorio Emiliani nel 1993. Il volume riproduce i due terzi degli articoli raccolti da Antonio Cederna (1921-1996) nella prima edizione dei Vandali in casa – edita da Laterza nel dicembre 1956 – accompagnati da una prefazione e da una postfazione del curatore Francesco Erbani, giornalista che collabora alla redazione culturale de La Repubblica, vincitore nel 2003 del Premio di Giornalismo civile.

Gli articoli di Cederna erano stati pubblicati sul settimanale “Il Mondo”, diretto da Mario Pannunzio, tra il 1949 e il 1956. In quegli scritti il battagliero giornalista e archeologo, tra i fondatori di Italia Nostra, denunciò gli sventramenti del centro storico di Roma, ma anche di Lucca; le distruzioni di varie chiese a Milano; le manomissioni diffuse del paesaggio. Per Cederna i “vandali” all’opera nell’Italia della ricostruzione postbellica erano : “Proprietari e mercanti di terreni, speculatori di aree fabbricabili, imprese edilizie, società immobiliari industriali commerciali, privati affaristi chierici e laici, architetti e ingegneri senza dignità professionale, urbanisti sventratori, autorità statali e comunali impotenti o vendute” e altri ancora.

Antonio Cederna, considerato il padre del movimento ambientalista e di tutela in Italia, nacque a Milano nel 1921, da una famiglia di origini valtellinesi. Laureato a Pavia nel 1947, conseguì la specializzazione in archeologia a Roma nel 1951. Abbandonò quasi subito l’archeologia “per divenire – come scrisse Vittorio Emiliani – il più agguerrito, attrezzato, rigoroso scrittore e polemista sulle vicende dell’urbanistica, della natura, dei centri storici, dei monumenti sempre minacciati”. Per più di 40 anni condusse la sua battaglia scrivendo su Il Mondo (1949-1966), sul Corriere della Sera (1967-1981), e su La Repubblica e L’Espresso ((1981-1996).

Fu consigliere nazionale di Italia Nostra e presidente della sezione di Roma. Fu anche consigliere comunale a Roma (1990-1994) e deputato della sinistra indipendente (1987-1992). Il nome di Cederna è profondamente legato anche al Trentino, come testimoniano i numerosi articoli pubblicati sul Corriere della Sera tra il 1967 e la metà degli anni Settanta contro l’assalto dei “valorizzatori turistici” al gruppo del Brenta, contro lo sfruttamento idroelettrico e la presenza delle cave in Val di Genova, per denunciare i danni arrecati dall’uomo al lago di Tovel, per sostenere la creazione dei parchi naturali provinciali, per difendere il Parco Nazionale dello Stelvio, ecc… Questi scritti furono in parte ripubblicati in due dei suoi libri più noti: La distruzione della natura in Italia (1975) – con un intero capitolo dedicato al Trentino – e Brandelli d’Italia. Come distruggere il bel paese (1991).

 Aggiornato il 8 giugno 2007