Paesaggi agrari perduti, salvati e da salvare: il caso dell’Alto Garda trentino

Data: 
Sabato, 22 Ottobre, 2011 (Tutto il giorno)
Italia Nostra nel 2008 ha lanciato la campagna nazionale “Paesaggi Sensibili” per riaffermare, nel 60° anniversario della Costituzione,
il proprio impegno in difesa del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della nazione che l’articolo 9 riconosce tra i fondamenti dell’identità del Paese.
 
Nel 2009 la campagna è stata dedicata ai Paesaggi Urbani e nel 2010 ai Paesaggi di costa.
 
I “Paesaggi Sensibili” del 2011 individuati da Italia Nostra sono i Paesaggi Agrari: con questo tema, da sempre caro all’Associazione, si vuole lanciare un forte allarme rivolto alla politica e alle istituzioni affinché fermino lo sfruttamento dei beni comuni, riconsiderino il valore della terra e dei suoi prodotti, grande ricchezza del nostro Paese e merce pregiata sulle tavole di tutto il mondo. Inquinamento, cementificazione, abbandono delle campagne, devastanti destinazioni dei campi per produzione energetica, perdita della biodiversità, sono alcuni dei pericoli per quel paesaggio rurale che da sempre ha reso celebre il Bel Paese.
 
La sezione trentina di Italia Nostra ha partecipato alle edizioni del 2008 (in Val Brenta, nel Parco Naturale "Adamello-Brenta") e nel 2009 (in Val di Sole).
 
Per l’edizione del 2011 ha scelto come “paesaggi agrario sensibile”, quello dell’Alto Garda, “un territorio stravolto dal consumo del suolo e dalla cementificazione, ma dove sono in corso interessanti iniziative quali l’istituzione di un Parco Agricolo istituito due anni fa con Legge provinciale, ma ancora in attesa di attuazione”.
 


In occasione della settimana dei ‘Paesaggi Sensibili’ (17-23 ottobre 2011), la  sezione trentina ha deciso di organizzare per il prossimo 22 ottobre una Giornata di studio - presso la Rocca di Riva del Garda - intitolata "Paesaggi agrari perduti, salvati e da salvare: il caso dell'Alto Garda trentino”.  
 
Allego l'invito con il programma della giornata.
 
 
Cordiali saluti.
 
Salvatore Ferrari
vicepresidente della sezione trentina di Italia Nostra onlus

Breve relazione sulla tavola rotonda sul futuro del Parco Nazionale dello Stelvio

data: 
Lun, 10/10/2011

 

Cari soci di Italia Nostra, cari amici delle associazioni ambientaliste trentine,
si è svolta sabato scorso a Cogolo di Peio la tavola rotonda intitolata "Quale futuro per il Parco Nazionale dello Stelvio?" organizzata dalle
sezioni di Trento e di Bolzano di Italia Nostra e preceduta da una conferenza stampa di presentazione tenutasi a Bolzano giovedì 6 ottobre.

All’incontro pubblico, moderato dal direttore del quotidiano l’Adige Pierangelo Giovanetti, hanno partecipato tutti gli ospiti invitati (Pacher, Malossini, Pinter, Penasa, Bombarda, Casanova, Berdini, Bettinelli) tranne Flavio Ruffini, Direttore del Dipartimento all’Urbanistica, ambiente ed energia della Provincia Autonoma di Bolzano, impegnato nelle stesse ore a Cortina d’Ampezzo per l’ispezione UNESCO inerente le Dolomiti patrimonio dell’Umanità.

Numerosi messaggi di saluto e d’augurio per i lavori sono giunti dal Presidente della Repubblica (che vi allego), dal Commissario del Governo
per la provincia di Trento, dalle parlamentari Gnecchi e Froner, dal vicepresidente della Giunta provinciale di Bolzano Tommasini, dalla presidente nazionale di Italia Nostra, Alessandra Mottola Molfino, dal capogruppo SVP in Consiglio provinciale a Bolzano, Elmar Pichler Rolle,
dall’assessore della provincia di Sondrio Compagnoni, dal consigliere regionale lombardo del PD, Angelo Costanzo, dall’assessore  all’Agricoltura della Regione Lombardia Giulio de Capitani e da Franco Pedrotti, naturalista e botanico, professore emerito dell’Università di Camerino, nonché autore del volume “Notizie storiche sul Parco Nazionale dello Stelvio”.

All’incontro hanno partecipato più di 60 persone, tra cui i lavoratori (amministrativi, tecnici, operai, stagionali) del settore trentino del Parco con la dirigente Augusta Conta; rappresentanze sindacali del Trentino e della Lombardia; cittadini della Val di Sole; soci delle associazioni  ambientaliste (WWF, LIPU, Italia Nostra) e della SAT; la referente dell’associazione culturale LINUM, Maria Loreta Veneri; qualche amministratore pubblico locale (il sindaco di Malè Bruno Paganini e il consigliere di “Noi Comunità” in seno all’Assemblea della Comunità di Valle, Alberto Pasquesi), un collaboratore del consigliere provinciale di Bolzano di Futuro e Libertà, Alessandro Urzì, giornalisti della carta stampata e della TV, ecc..

Non era invece presente alcuna rappresentanza istituzionale del Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio, né il sindaco di Peio ed ex-presidente del comitato di gestione del settore trentino del Parco Nazionale dello Stelvio, Angelo Dalpez, né il presidente della Comunità della Val di Sole, Alessio Migazzi.

Rinvio alla rassegna stampa allegata la sintesi di quanto emerso durante la Tavola Rotonda.

Luigi Casanova, che è intervenuto in qualità di Vicepresidente di CIPRA Italia e come rappresentante delle associazioni ambientaliste trentine
nella Cabina di regia delle aree protette, ha rilanciato l’idea – avanzata già nel 1974 da Italia Nostra e dalla Commissione centrale per la protezione della natura alpina del C.A.I. con il volume intitolato Stelvio. Un Parco per l’Europa. No allo smembramento. No alla speculazione, ripresa da Mountain Wilderness nel 1991 e dalle associazioni ambientaliste della Valcamonica nel 1995 e riproposta al Parlamento europeo da Alexander Langer – di un grande Parco europeo delle Alpi centrali, che unisca quattro Parchi naturali tra loro confinanti (Adamello-Brenta, Adamello, Stelvio ed Engadina in Svizzera).

Vi allego, infine, alcuni appunti di Casanova, che potrebbero essere utili per la stesura di un documento comune delle associazioni ambientaliste trentine e in prospettiva come base per un manifesto di “rifondazione del Parco Nazionale dello Stelvio” da sottoscrivere dalle associazioni ambientaliste nazionali e da altri importanti portatori di interessi collettivi e da sottoporre all’attenzione delle forze politiche, del Governo italiano, delle Giunte e dei Consigli provinciali di Trento e Bolzano e della Regione Lombardia e della Commissione dei Dodici.


Un caro saluto. Salvatore Ferrari

Quale futuro per il Parco Nazionale dello Stelvio?

Data: 
Sabato, 8 Ottobre, 2011 - 09:30 - 13:00

ITALIA NOSTRA onlus Sezione trentina - Sezione di Bolzano in
collaborazione con/in Zusammenarbeit mit  CLS- Consorzio Lavoratori
Studenti Bolzano


Spettabili organi di stampa e d'informazione,
Le sezione di Bolzano e di Trento di Italia Nostra - Onlus, in
collaborazione con il CLS - Consorzio Lavoratori Studenti di Bolzano
invitano alla CONFERENZA STAMPA di presentazione della Tavola rotonda dal
titolo "QUALE FUTURO PER IL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO?" che si terrเ 
Sabato 8 ottobre prossimo a Cogolo di Pejo (TN).

 La conferenza stampa avrเ  luogo alle ore 11,30
di GIOVEDI' 6 OTTOBRE 2011 nella sede del CLS in Via Roma 9 a Bolzano.


 Sehr geehrte Medien,
 Die Sektionen Bozen und Trient des Nationalvereines ITALIA NOSTRA onlus,
in Zusammenarbeit mit CLS - Consorzio Lavoratori Studenti, laden Sie zur
Pressekonferenz ein, die am 6. Oktober um 11,30 Uhr beim CLS- Consorzio
Lavoratori Studenti, Romstr. Nr. 9 Bozen, stattfinden wird. Es wird die
Tagung "Welche Zukunft f. den Stilfser Nationalpark  Stilfserjoch?"
vorgestellt (am 8. Oktober in Cogolo di Pejo).

Umberto Tecchiati
 Presidente/Praesident  di/von Italia Nostra - Bolzano - Bozen

Paolo Mayr
Presidente della sezione trentina di Italia Nostra

 

Evento che si svolgerà a Cogolo di Pejo, presso la sala conferenze della sede trentina del Parco.

 

In allegato la locandina

Motoraduno in val di fassa

data: 
Lun, 29/08/2011

Sabato e domenica prossima si sono dati appuntamento a Canazei in Val di Fassa gli appassionati centauri di Harley Davidson che, come dicono gli organizzatori, potrebbero essere più di mille. Vanno quindi moltiplicati almeno per mille i gas di scarico, il rumore e la mancanza di rispetto per l’ambiente alpino che ciascuna di queste motociclette singolarmente e collettivamente esprime.

Non si può non essere d’accordo con tutti coloro che, negli ultimi giorni, hanno preso posizione contro il motoraduno, e Italia Nostra di Bolzano e Trento, che per la prima volta scrivono insieme sulle pagine di questo giornale, intendono esprimere chiaramente il proprio forte dissenso. DaLuigi Casanova vicepresidente di Cipra Italia, ai Verdi, dall’Assessore all’ambiente altoatesino Laimer, a Michil Costa, da Klauspeter Dissinger del Dachverband a molti altri, è unanime il rifiuto di una manifestazione che, come ha detto Laimer, è un evento contrario alla filosofia del patrimonio Unesco. Il motoraduno si sarebbe di certo meritato una Bandiera Nera di Legambiente, se l’ambito riconoscimento non fosse già toccato a Durnwalder per la questione Parco dello Stelvio.

 

(continua nell'allegato)

Lettera Italia Nostra a Vicesindaco Comune Trento su regolamento edilizio

data: 
Lun, 29/08/2011

Com'è noto, Italia Nostra nacque a metà del '900 per difendere i centri storici dalle trasformazioni edilizie e urbanistiche che hanno devastato e oltraggiato, spesso irreversibilmente, una parte rilevantissima del patrimonio civile e culturale del Paese.
A tale fine, questa associazione si è battuta perché i centri storici fossero tutelati da appositi strumenti urbanistici e da severe norme edilizie, nel tentativo di arginare il devastante connubio tra appetiti speculativi, ignoranza e disprezzo per la cultura.

(continua nell'allegato)

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