acquerello di Dürer

Bentornata Torre Vanga

data: 
Giov, 22/11/2007

 

Italia Nostra è lieta che, finalmente, dopo tanti anni di chiusura, Torre Vanga, prezioso monumento storico, architettonico e paesaggistico, ritorni alla fruibilità della popolazione del Trentino e all’interesse dei viaggiatori.

Essa non manca mai nelle raffigurazioni della città, a partire dall’acquerello di Dürer (1495 circa) fino alle vedute ottocentesche, come punto focale e strategico del passaggio sul fiume, ovviamente prima dell’infelice deviazione dell’Adige (1858).

Della grande importanza storico-monumentale-tradizionale dell’edificio Italia Nostra è sempre stata fortemente convinta, tanto che all’indomani della devastante alluvione del 1966, che danneggiò seriamente la Torre, stanziò un sostanzioso contributo (due milioni di lire) per i necessari lavori di restauro e ripristino.
Sempre nel 1967, a lavori ultimati, Italia Nostra trovò ospitalità nella Torre per una grande mostra dedicata alla conoscenza e difesa del patrimonio ambientale della valle dei Mocheni. Infine, negli anni 1999-2000, attraverso severe denunce riportate sulla stampa locale, Italia Nostra è riuscita, assieme ad altri, a far sospendere l’iter del complesso dei lavori, promossi dalla stessa Soprintendenza per i Beni Architettonici (all’epoca Ufficio Beni monumentali ed architettonici) della PAT, che avrebbero irrimediabilmente modificato e snaturato la configurazione interna, a dispregio dei consolidati criteri di intervento in edifici storici e perdipiù soggetti a tutela monumentale. In questa circostanza ci fu un saggio ripensamento da parte degli organi provinciali di tutela e i necessari lavori di completamento del restauro vennero condotti con severi criteri di salvaguardia.

E’ immediato e molto triste il confronto tra questo episodio positivo e il comportamento riservato alle ottocentesche carceri austroungariche di Trento: da una parte si è proceduto all’accurato restauro di Torre Vanga, edificio adibito a carcere nella prima metà del XIX secolo, dall’altra si è decretata la distruzione del carcere attuale, anche se di alto valore storico, architettonico e monumentale.

Ben tornata quindi la torre sul fiume, la torre strategica a guardia delle vie verso ovest, la torre prigione, la torre laboratorio!

Trento, 22 novembre 2007

I ng. Paolo Mayr
Presidente della sezione trentina
di Italia Nostra onlus

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