Dario Poli

Variante PRG di Carisolo (Val Rendena) - Comunicato stampa

data: 
Mer, 11/04/2007

 

L'area davanti alla chiesetta del potere va salvaguardata

È di questi giorni la querelle sulla stampa locale relativa ad una opinabile concessione edilizia che il Consiglio comunale di Carisolo intenderebbe concedere ad un privato cittadino per la costruzione di un grande albergo nella “famosa” piana di Carisolo, davanti alla Chiesetta del Potere. Ci sorprendono le pesanti e gratuite accuse, mosse dal Sindaco e da Dario Poli, diretto interessato al progetto, nei confronti di chi ha promosso una raccolta firme (per la cronaca sono più di 800, trecento di cittadini residenti, fra cui alcuni amministratori).

Lo scopo della sottoscrizione è di salvaguardare questa località da speculazioni edilizie e di salvare la peculiarità del luogo. Le stesse motivazioni sono state alla base di un intervento che la sezione trentina di talia Nostra già un anno e mezzo fa aveva presentato al Sindaco di Carisolo Diego Tisi e per conoscenza agli assessori provinciali Mauro Gilmozzi e Margherita Cogo e al consigliere Roberto Bombarda. Tali osservazioni al documento preliminare per la revisione del PRG di Carisolo, adottato con delibera consigliare (n.4 di data 16-2-2005), mettevano in evidenza i limiti del metodo adottato nella pianificazione territoriale e urbanistica, relativamente al centro storico, ai siti culturalmente rilevanti, di cui fa parte la Chiesetta della Madonna del Potere, alla creazione di piani attuativi per servizi di pubblico interesse, e sottolineavano testualmente che “Questa lacuna nella pianificazione territoriale non ha impedito agli Amministratori comunali di cambiare la destinazione agricola di un’ampia area davanti alla Chiesetta del Potere e farla diventare area alberghiera (inteso come servizio di pubblico interesse).

Della stessa questione si era occupato allora il consigliere Roberto Bombarda con un’interrogazione (31 maggio 2005) a cui era seguita la risposta dell’assessore Gilmozzi (5 agosto 2005). Aggiungiamo che la stessa Commissione Urbanistica Provinciale aveva dato parere negativo. Dopo quanto espresso sopra che richiama segnalazioni di più di un anno fa, constatiamo positivamente la nascita di una mobilitazione popolare per riuscire ad impedire speculazioni edilizie di tale portata che non hanno nulla a che vedere con lo sviluppo turistico di un luogo, ma sono solo un tornaconto economico per qualcuno. In conclusione la sezione trentina di Italia Nostra ribadisce la non idoneità dell’area per insediamenti per insediamenti alberghieri, in quanto di grande pregio paesaggistico e storico. Si invita pertanto l’Amministrazione Comunale a individuare per tale destinazione un luogo più consono.

Trento, 11 aprile 2007

La sezione trentina di Italia Nostra onlus

 

 
 Aggiornato il 8 giugno 2007

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