Interventi a sostegno del territorio

Valdastico Sud sotto inchiesta: asfalto con i rifiuti tossici

data: 
Sab, 07/01/2012

La magistratura veneta ha inquisito i dirigenti di Valdastico sud ( Torri di Quartesolo (VI) - Canda (RO), con l'accusa di aver realizzato 58 chilometri di asfaltatura con rifiuti tossici. Se ne sta occupando anche l'Antimafia di Venezia. Nel mirino la Serenissima Costruzioni presieduta da Attilio Schneck, quello che vorrebbe imporre l'arrivo della Valdastico "pulita" a Besenello, nel Trentino, assieme a tre aziende trevigiane.

(fonte settimanale L'Espresso e Corriere del Veneto).

Inoltre il TAR del Veneto ha bocciato il proseguimento dei lavori della pedemontana veneta, accogliendo i ricorsi di privati e associazioni ambientalistiche. La Valsugana, nel tratto Bassano - Borgo, rimane così abbastanza libera dal traffico automobilistico.

In pratica tutto il disegno infrastrutturale della viabilità del Veneto, e trasportato in Trentino, ideato da Schneck e sostenuto dalla Lega e dal PDL, anche trentini, è andato in fumo. Alla faccia dell'arroganza del senatore Divina (Lega) e del consigliere provinciale Claudio Eccher (PDL).

Luigi Casanova

Collegamento Pinzolo - Madonna di Campiglio - le osservazione di Italia Nostra Trento

data: 
Lun, 05/12/2011

In allegato un intervento dell'ing. Paolo Mayr, presidente della sezione trentina di Italia Nostra, relativo agli impianti sciistici del collegamento Pinzolo - Madonna di Campiglio (Val Rendena - Trentino)con alcune immagini dei luoghi interessati dalle infrastrutture.

L'intervento è stato pubblicato ieri in prima pagina dal quotidiano locale "l'Adige".

Cordiali saluti.
Salvatore Ferrari
vicepresidente della sezione trentina di Italia Nostra

Link alle immagini ->

Serata informativa

data: 
Lun, 05/12/2011

Vi giro il programma di questa interessante serata,

Salvatore Ferrari

Note Italia Nostra al disegno di legge 180 - Seconde case

data: 
Lun, 05/12/2011

In  allegato il testo con le osservazioni sul ddl 180 presentate martedì scorso da Paolo Mayr in occasione dell'audizione in Terza Commissione del Consiglio Provinciale.

 

Un caro saluto, Salvatore Ferrari

Breve relazione sulla tavola rotonda sul futuro del Parco Nazionale dello Stelvio

data: 
Lun, 10/10/2011

 

Cari soci di Italia Nostra, cari amici delle associazioni ambientaliste trentine,
si è svolta sabato scorso a Cogolo di Peio la tavola rotonda intitolata "Quale futuro per il Parco Nazionale dello Stelvio?" organizzata dalle
sezioni di Trento e di Bolzano di Italia Nostra e preceduta da una conferenza stampa di presentazione tenutasi a Bolzano giovedì 6 ottobre.

All’incontro pubblico, moderato dal direttore del quotidiano l’Adige Pierangelo Giovanetti, hanno partecipato tutti gli ospiti invitati (Pacher, Malossini, Pinter, Penasa, Bombarda, Casanova, Berdini, Bettinelli) tranne Flavio Ruffini, Direttore del Dipartimento all’Urbanistica, ambiente ed energia della Provincia Autonoma di Bolzano, impegnato nelle stesse ore a Cortina d’Ampezzo per l’ispezione UNESCO inerente le Dolomiti patrimonio dell’Umanità.

Numerosi messaggi di saluto e d’augurio per i lavori sono giunti dal Presidente della Repubblica (che vi allego), dal Commissario del Governo
per la provincia di Trento, dalle parlamentari Gnecchi e Froner, dal vicepresidente della Giunta provinciale di Bolzano Tommasini, dalla presidente nazionale di Italia Nostra, Alessandra Mottola Molfino, dal capogruppo SVP in Consiglio provinciale a Bolzano, Elmar Pichler Rolle,
dall’assessore della provincia di Sondrio Compagnoni, dal consigliere regionale lombardo del PD, Angelo Costanzo, dall’assessore  all’Agricoltura della Regione Lombardia Giulio de Capitani e da Franco Pedrotti, naturalista e botanico, professore emerito dell’Università di Camerino, nonché autore del volume “Notizie storiche sul Parco Nazionale dello Stelvio”.

All’incontro hanno partecipato più di 60 persone, tra cui i lavoratori (amministrativi, tecnici, operai, stagionali) del settore trentino del Parco con la dirigente Augusta Conta; rappresentanze sindacali del Trentino e della Lombardia; cittadini della Val di Sole; soci delle associazioni  ambientaliste (WWF, LIPU, Italia Nostra) e della SAT; la referente dell’associazione culturale LINUM, Maria Loreta Veneri; qualche amministratore pubblico locale (il sindaco di Malè Bruno Paganini e il consigliere di “Noi Comunità” in seno all’Assemblea della Comunità di Valle, Alberto Pasquesi), un collaboratore del consigliere provinciale di Bolzano di Futuro e Libertà, Alessandro Urzì, giornalisti della carta stampata e della TV, ecc..

Non era invece presente alcuna rappresentanza istituzionale del Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio, né il sindaco di Peio ed ex-presidente del comitato di gestione del settore trentino del Parco Nazionale dello Stelvio, Angelo Dalpez, né il presidente della Comunità della Val di Sole, Alessio Migazzi.

Rinvio alla rassegna stampa allegata la sintesi di quanto emerso durante la Tavola Rotonda.

Luigi Casanova, che è intervenuto in qualità di Vicepresidente di CIPRA Italia e come rappresentante delle associazioni ambientaliste trentine
nella Cabina di regia delle aree protette, ha rilanciato l’idea – avanzata già nel 1974 da Italia Nostra e dalla Commissione centrale per la protezione della natura alpina del C.A.I. con il volume intitolato Stelvio. Un Parco per l’Europa. No allo smembramento. No alla speculazione, ripresa da Mountain Wilderness nel 1991 e dalle associazioni ambientaliste della Valcamonica nel 1995 e riproposta al Parlamento europeo da Alexander Langer – di un grande Parco europeo delle Alpi centrali, che unisca quattro Parchi naturali tra loro confinanti (Adamello-Brenta, Adamello, Stelvio ed Engadina in Svizzera).

Vi allego, infine, alcuni appunti di Casanova, che potrebbero essere utili per la stesura di un documento comune delle associazioni ambientaliste trentine e in prospettiva come base per un manifesto di “rifondazione del Parco Nazionale dello Stelvio” da sottoscrivere dalle associazioni ambientaliste nazionali e da altri importanti portatori di interessi collettivi e da sottoporre all’attenzione delle forze politiche, del Governo italiano, delle Giunte e dei Consigli provinciali di Trento e Bolzano e della Regione Lombardia e della Commissione dei Dodici.


Un caro saluto. Salvatore Ferrari